Le premesse una buona manifestazione c'erano tutte.
Una buona organizzazione,
la zona colpita, anche se perifericamente, dal sisma aquilano di tre mesi fa, una partecipazione di pubblico superiore alle attese e,atleti di livello mondiale con record mondiali. Una Olimpiade del Mediterraneo, dove giovani atleti di 22 paesi si sono misurati in 28 discipline diverse. Bene, qual'è stato la copertura degli eventi?
Disastrosa. Le tre reti nazionali, le reti Mediaset non hanno ,se non in repliche, riproposto dirette su eventi sportivi. Si sono limitati a replicare risultati positivi quando necessario abolendo tutta la trafila della visione o sequenza dell'evento.
Certamente invece, molto interessante, la lettura di notizie bla bla come il calciomercato quale il nulla si sposta dalla squadra A alla squadra B, ma la squadra C ha avuto un interessamento tramite il procuratore D per quello stesso giocatore. Il nulla. Questo, a scapito dei veri Atleti, che per praticare questo sport devono sacrificarsi lavorando anche di più di discipline regine. Uno schiaffo alla pratica del fare, del praticare, del partecipare ad ogni costo contro la tecnica del voyeurismo che vuole solo vedere il nulla, il bla bla bla e il risultato.
Complimenti alla TV di stato che aiuta i guardoni dello sport immaginato, ma non praticato.
Parlando di eventi ho voluto partecipare ad un evento interessante la finale Italia-Turchia di Pallavolo Femminile a Vasto.
Bisogna dire subito che l'Italia si è presentata la formazione migliore. Mancavano alcuni elementi ma, i big erano presenti.
Ma anche le altre nazioni erano al top. La Turchia, detentrice del titolo conquistatato il 2005 in Spagna ad Almeria è l'avversaria di turno.
Italia Turchia una finale mediterranea che poteva essere anche una finale per il titolo europeo, tanto per dire il livello delle squadre in campo.
Mi presento al cancello di ingresso dove mi informano che i 1700 tagliandi per il nuovissimo Palasport di Vasto sono esauriti da due giorni. La partecipazione del pubblico è stata superiore alle attese e, i biglietti della finale, venduti sul sito dei giochi, sono andati subito esauriti. L'Organizzazione di Vasto, dopo un lungo consulto ha ritenuto farci entrare per riempire i posti appoggiati.
Il Palasport ai lati delle tribunette ha dei lunghi corridoi che girano intorno al campo di gioco. Ho trovato posto vicino le telecamere della Rai, e, sono stato fortunato perchè vicino ad una finestra.
Cronaca.
Il primo set le squadre si studiano, cercano battute diverse e, l'italia con buonissima ricezione vince in scioltezza 25-17.
Molto diverso il secondo set dove la Turchia comincia a forzare in battuta e a variare il loro attacco con molti pallonetti e vincenti. La ricezione balbettante, il cambio Secolo/Rinieri e Guiggi/Gioli non cambia l'inerzia del set vinto dalle turche 25-20.
Il terzo set la falsariga del secondo, la ricezione che stenta, palla alta che non passa, i muri in anticipo creano difficoltà alle attaccanti italiane. Alcuni muri punti su Aguero e Piccinini fotografano la situazione del set.Dal lato turco la Darnel n.17 bionda opposta passa da ogni lato e, con qualsiasi soluzione.Il terzo set è vinto dalla Turchia e devo aggiungere meritatamente per 25-18.
Inizio del quarto set Barbolini da una scossa, inserendo nel quartetto iniziale la Gioli e la Rinieri. La squadra ha una nuova fisionomia, una maggiore attenzione sui pallonetti, una difesa più attiva sulle palle vaganti, in poche parole non cade più una palla per terra e il punteggio 25-19 è molto abbondante per la Turchia in quanto gli ultimi punti sono stati tutti regali errori punto dalle schiacciatrici italiane.
Una partita quasi persa, il caldo in un palasport gremito, sensazioni che cominciano a scaldare ( o surriscaldare) tutte le persone che seguono questo evento trasmesso in diretta sul raisport più e poi, cominciano i cori.La speaker, coordina un tifo già scatenato per lo scampato pericolo e la speranza di una vittoria finale.
E, in questa situazione, anche le turche cominciano a barcollare. Se poi la n.17 Darnel (autrice di 31 punti) comincia a sbagliare allora già si intuisce il trionfo. Una fase del quinto set 9-2 dove l'Italia non sbaglia nulla, nessuna palla sprecata, difesa attenta, una buona dose di fortuna e allora sembra fatta ma, con alcuni errori di muro la Turchia rialza la testa, ma è troppo tardi l'Italia va a vincere 15-10 ed è trionfo.
La premiazione, con l'inno di Mameli ringraziano le ragazze di Barbolini, già campionesse del mondo di non aver snobbato l'Olimpiade del Mediterraneo, di non aver snobbato Pescara e, anche noi, nel nostro piccolo vogliamo ringraziarle.
Grazie a Simona Rinieri n.2,
Grazie a Paola Croce n.3,
Grazie a Guiggi Martina n.5,
Grazie a Secolo Manuela n.8,
Grazie a Barazza Jenny n.9,
Grazie a Piccinini Francesca n.12,
Grazie a Eleonora Lo Bianco n.14, Il capitanoo
Grazie a Simona Gioli n.17,
Grazie a Aguero Taismary n.18, con 18 punti realizzati best score.
Un altro grazie a Monica,Giulia e Francesca presenti a Vasto.
Dimenticavo Marco Bracci, temutissimo vice di Barbolini, ma di una presenza "importante".
05 luglio 2009
XVI giochi del Mediterraneo: una finale
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