11 ottobre 2006

Il trasporto della materia è alla luce


COPENAGHEN (DANIMARCA) - Un esperimento che sembrerebbe aver dimostrato la possibilità concreta di realizzare in futuro il cosidetto computer quantistico ed un suo importante derivato la crittografia quantistica, vale a dire la possibilità di inviare messaggi inintercettabili. Per la prima volta nella storia infatti sono stati teletrasportati oggetti di natura diversa, come luce e materia.

L'ESPERIMENTO - Il trasferimento, realizzato da un gruppo di ricercatori del Max Planck Institute of Quantum Optics (MPQ) e del Niels Bohr Institute dell'Università di Copenaghen guidato da Eugene Polzik e descritto su Nature, è avvenuto alla distanza di mezzo metro e i ricercatori sono convinti che sia possibile ripetere con successo l'esperimento coprendo distanze maggiori. Ben lontano dal sogno fantascientifico di trasferire uomini e oggetti da un pianeta all'altro, il risultato ottenuto in Danimarca, rappresenta un passo in avanti importante e potrebbe essere cruciale per mettere a punto futuri sistemi per immagazzinare e trasmettere grandi quantità di informazioni.
TELETRASPORTO - Il teletrasporto consiste nel trasferire uno stato quantistico da una particella ad un'altra senza che avvenga un legame fisico. Si basa sul processo per cui le proprietà di due particelle possono essere vincolate insieme anche se sono lontane. Nel passato informazioni simili sono state trasferite fra oggetti della stesa natura, per esempio da ioni a ioni o da fotoni a fotoni. Adesso, nell'esperimento promosso dalla Fondazione danese per la ricerca sull'ottica quantistica (QUANTOP), per la prima volta il gruppo danese coordinato da Polzik ha trasmesso uno stato quantico da un gruppo di fotoni (i componenti elementari della luce) a un gruppo di atomi di cesio. Secondo lo stesso ricercatore si tratta del primo passo per riuscire a immagazzinare l'informazione quantistica negli atomi e quindi a trasferirla utilizzando i fotoni. Polzik non ha dubbio che le tecniche alla base del teletrasporto siano destinate a rivoluzionare la comunicazione fra i computer. «In futuro - ha osservato il ricercatore - l'informazione non sarà più codificata e trattata nel linguaggio binario, come accade oggi, ma in stati quantistici che possono esistere simultaneamente. In questo modo diventerà possibile trasferire una quantità di informazioni decisamente maggiore». Inoltre Polzik è convinto che le future reti di comunicazione basate sul teletrasporto saranno completamente sicure.
corriere.it

0 commenti: