28 maggio 2011

Parco della Costa Teatina

Ero andato al dibattito per crearmi un'opinione e decidere autonomamente.
Poi però ho trovato, dopo la pioggia, un tifo calcistico dove la squadra ospite è stata fischiata e ridicolizzata. Una sola persona contro tutti, Maria Rita D'Orsogna.

E' vero lei lavora all'estero non è sottoposto al nostro "IPNOTISMO collettivo", vive in una realtà diversa che molti di noi (sanvitesi e non ) percepiscono sotto traccia. Il suo resoconto è impietoso, a volte polemico, vero ma "verosimile al falso". Scambi di accusa "ignorante e dici il falso" da commedie di Ballarò memory, hanno stufato, oramai.

Non ci sarà mai un futuro consapevole con queste basi, cambiare il linguaggio per cambiare gli atteggiamenti, per cambiare anche noi stessi. La forza delle idee deve organizzarsi in un linguaggio che entri nei cuori e nelle menti di chi deve confrontarsi con le realtà oggettive del nostro territorio. Lasciarsi andare in accuse e arrivare a conclusioni di resa non è un attegiamento che si chiede a chi dovrebbe guidare la crociata del parco. La grandezza delle idee si misura anche in quei particolari che sfuggono alla massa.


Inizia cosi:

Ieri sera una serata surreale a San Vito Marina.

Qui il racconto di Lorenzo Luciano intitolato L'anello al naso, che esprime eloquentemente il livello di quello che doveva essere un incontro-dibattito sul futuro della Costa Teatina.

Non avrei mai potuto immaginare che nel 2011 ci potesse essere tanto astio contro un parco, che e' una delle cose piu' belle che si possano regalare alle generazioni future.

In altre parti del mondo, certo piu' civile di quello di ieri sera, sarebbe una cosa desiderata e incentivata, per la salute, per lo sviluppo ecosostenibile e duraturo, per il benessere diffuso, e anche come strumento per lottare contro i petrolieri. Ricordo l'orgoglio dei cittadini del Parco del Curone quando mi portavano in giro fra le loro colline verdi.

Al convegno c'erano Mauro Febbo, assessore all'agricoltura della regione Abruzzo, c'era Luigi Comini, del comune di San Vito Marina, c'erano Enrico di Giuseppantonio, presidente della Provincia di Chieti, c'era Rocco Catenaro, sindaco di San Vito Marina, c'era Antonio Sorgi, capo della commissione VIA della regione Abruzzo.

Infine, c'era Fabrizio di Stefano, senatore della Repubbica, lo stesso che ha firmato un disegno di riforma costituzionale per abolire la XII norma della Costituzione italiana, che vieta "la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista".

Non c'era nessun esperto vero di Parchi, qualcuno che li abbia mai gestiti, che potesse dare dei numeri sulla ricettivita', sulle esperienze passate di altre localita'.

I presenti erano tutti piu' o meno apertamente contrari al Parco della Costa teatina, anche se continuavano a dire di essere neutrali. A me sono sembrati dei moderni Ponzio Pilati.

Hanno comunque detto un sacco di bugie.

Che nel parco i frantoi dovranno essere abbattuti, che non ci sono soldi per il parco, che il parco portera' via ai comuni la possibilita' di gestire il proprio territorio, addirittura che i soldi del parco andranno al WWF e alle altre associazioni ambientaliste!

Pareva che questo parco fosse un orco cattivo.

Paolo Primavera di Confindustria ha parlato della necessita' di salvare la Honda. Mauro Febbo ha detto di essere favorevole al nucleare. Il sindaco di Villalfonsina, Mimmo Budano ha detto di voler revertire il processo e fare annullare il parco della Costa Teatina. E' lo stesso che secondo il Centro voleva dare lo sfratto agli anziani nel suo paese. Non gli importa dei vecchietti che vuoi che gli importi del parco.

La mia impressione e' che ero circondata da persone ferme al 1960, con dei cervelli piccoli piccoli. Poveretti.

Penso alla campagna elettorale di Enrico di Giuseppantonio che continuava a insistere con la storia della Provincia di Chieti come la Catalogna d'Italia mentre ieri sera si annunciava contro il parco.

Lo sa Enrico di Giuseppantonio che da Barcellona fino al confine con la Francia la Costa Brava e' tutta coperta da vincoli ambientali e da parco costiero e marino? Lo sa cos'e' la Carta de Tossa? E' stata firmata nel 1998 da tutti i comuni della costa di Catalogna per proteggere la natura, per fermare la cementificazione e come strumento ulteriore di promozione turistica.

Ci credeva veramente alla Catalogna d'Italia o parlava giusto per parlare, come si fa in campagna elettorale?

E piu' si dicevano tutte queste falsita', piu' la gente esultava, nella piu' totale sudditanza. Ed esultavano ancora di piu' quando i politici a turno continuavano a dire di essere ignoranti e di non sapere niente.

"Sono ignorante". Applausi scrocianti.

Roba da medioevo.

Non lo so perche' questa gente non lo voglia il parco, posso solo immaginare che sia dovuto alla voglia di speculazione edilizia che e' tanta, ma proprio tanta lungo la costa dei trabocchi, a partire dal mega resort di Gianni Pagliaroli che si vuole fare proprio a San Vito Marina, squarciando una intera collina e senza rispetto per nessuno.

La mia previsione: sara' un totale fallimento. La clientela di un mega resort non si sposa con il tipo di mare che abbiamo noi, piccolo, modesto, fatto di calli e boschetti.

Il pubblico era fatto per la maggior parte di uomini inferociti e senza grazia, molti hanno anche detto di essere stati chiamati apposta per far rumore e per agitare la sala. Alcuni hanno dichiarato di lavorare per la Halliburton, ditta petrolifera. Altri per l'ENI.

E' stata una lotta impari. Ines Palena, Fabrizia Arduini, Alessandro Lanci, la sottoscritta, siamo tutti stati presi in malo modo da quelli che parevano spettatori e invece erano li solo come cani inferociti.

Ho detto la mia, e non me ne pento. Non ho niente da chiedere a questa gentaglia, e sono un cittadino libero che ha la fortuna di poter dire quello che pensa.

Me li sono presi tutti gli insulti e i fischi, dal primo all'ultimo. Dal "ma lei non cucina?" al "ma lei che ci viene qui con il deltaplano?" Dal "lei ha fatto togliere la bandiera blu a San Vito" al "lei e' stata invitata al convegno di Rainone e non c'e' venuta". Dal "lei e' arrivata a combattere il centro oli di Ortona con un anno di ritardo" fino all'onnipresente "le ricordo la sua giovane eta'."

Forse la cosa piu' buffa e' quando mi hanno detto di non aver fatto niente per fermare il disastro della BP.

Poveretti.

Resta il fatto che Elsa2 o Ombrina Mare non l'ha fermato nessuno di loro incluso Luigi Comini e Mauro Febbo che tanto si agitavano contro di me.

Il testo mandato al Ministero dalla Provincia di Chieti per Elsa2 e' un copia incolla, parola per parola, del testo che ha scritto la qui presente. Comini e il Comune di San Vito non hanno neanche mandato niente per Elsa2.

Alla fine della serata, una cena pagata dal comune, in perfetto stile Cetto La Qualunque.

Quando ci sveglieremo e vedremo San Vito francavillizzata sapremo di chi e' la colpa.

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