Negli ultimi anni in Italia e nel resto del mondo si è registrato un aumento consistente del consumo di bevande denominate Energy Drinks. Poiché esse sono pressoché sconosciute alla popolazione over 30, una loro sommaria descrizione è necessaria.
Questo tipo di bevanda viene venduta in lattine e contiene caffeina (in genere una quantità lievemente superiore o equivalente agli 80-85 mg di una tazzina di caffè e decisamente superiore ai 23 mg di una classica Coca Cola), a volte altri stimolanti quali, guaranà (contenente altra caffeina) o ginseng.
La più venduta (in virtù anche di una fortissima pressione pubblicitaria) è la Red Bull. Essa contiene come ingredienti principali oltre alla caffeina, l’aminoacido taurina e glucuronato.
Nate come bevande energetiche, gli Energy drinks sono diventati i protagonisti di un nuovo modo di consumare l’alcool. Tra i giovani, l’assunzione di cocktail a base di Energy Drink e alcolici, e soprattutto superalcolici, è oggi una moda molto diffusa.
Nonostante l’enorme popolarità a livello mondiale, in alcuni paesi europei ed extra-europei non è stata concessa l'autorizzazione all'immissione in commercio degli Energy Drinks.
In Francia, il Ministero della Sanità ha stabilito che gli Energy Drinks potrebbero avere effetti indesiderati sul metabolismo e sulla pressione arteriosa e li ha classificati come medicinali, impedendone di fatto la distribuzione. Anche la Danimarca e la Norvegia non ne hanno autorizzato la vendita.
In Gran Bretagna, infine, il commercio di tali bevande è consentito liberamente, ma è sconsigliato l’uso alle donne in gravidanza, ai minori e alle persone a rischio cardiovascolare.
Gli Energy Drinks sono bevande pericolose?
Come è ben noto la risposta individuale agli effetti farmacologici della caffeina è molto variabile.
In alcuni soggetti, l’assunzione di Energy Drinks può causare un eccessivo aumento della frequenza cardiaca ed un incremento della pressione arteriosa.
Come tutte le bevande contenenti caffeina, dovrebbe essere sconsigliata in pazienti affetti da cardiopatie congenite quali la sindrome del QT lungo.
Inoltre, negli sportivi che li assumono prima di uno sforzo fisico prolungato, l’attività diuretica della caffeina può peggiorare lo stato di disidratazione provocato dalla perdita di liquidi con la sudorazione.
Insomma, pur non trattandosi di bevande che presentano una spiccata tossicità se assunte da soggetti sani, sono comunque bevande che in determinate condizioni possono essere pericolose per la salute.
Ancora più pericolosa è l’abitudine ad assumere cocktail a base di Energy Drinks ed alcool.
L’uso della miscela Energy Drinks /alcool nasce dalla voglia, da parte di chi la consuma, di una bevanda che abbia gli effetti euforizzanti dell’alcool, ma che contemporaneamente non stordisca.
Gli Energy Drinks possono in effetti dare l’illusione di combattere efficacemente gli effetti sedativi dell’alcool.
Ma lo stato di ebbrezza viene piuttosto mascherato, mentre segnali coma la fatica e la sonnolenza sono solo attenuati e restano in agguato, poiché la concentrazione ematica di alcool non viene modificata.
Una volta terminati gli effimeri effetti della bevanda energetica, la sbornia si può materializzare con il suo sgradevole corteo di sintomi: vomito, cefalea, disequilibrio, sonno.
Infine la disidratazione, che è una condizione aggravata sia dalla caffeina che dall’alcool ed eventualmente anche dall’esercizio fisico praticato dai giovani in discoteca.
I pericoli cui abbiamo accennato sono attualmente oggetto di discussione anche nella comunità scientifica, e sono stati denunciati di recente in alcuni articoli apparsi in letteratura.
In particolare, i rischi derivanti dall'assunzione simultanea di Energy drinks + alcool consistono:
* nella possibilità che soggetti che non hanno una sufficiente percezione del loro stato di ebbrezza possano essere responsabili di incidenti;
* nella mancata percezione degli effetti sgradevoli dell’alcool, tale da indurne l’assunzione di quantità eccessive e di conseguenza aumentare le probabilità di sviluppo di dipendenza da alcool.
E’ possibile che qualcuno ritenga queste preoccupazioni eccessive e obietti che si tratta di sostanze legali, che bisogna considerarla una sorta di trasgressione soft e che infine qualcosa bisogna pur bere.
La stessa confezione degli Energy Drinks, colorata e scintillante, in fin dei conti attraente, tende ad attenuare giudizi troppo severi.
Certo la reazione generale sarebbe diversa e sicuramente più allarmata se pensassimo a giovani e giovanissimi che associano nottetempo gin, vodka o whisky a dosi massicce di caffè.
Nonostante le conoscenze attuali siano circoscritte a Energy Drinks assunti da soli e quindi a un rischio di tossicità tutto sommato modesto e limitato a determinate condizioni fisiopatologiche, riteniamo che si debba affrontare il problema in maniera scientifica e razionale.
Considerato che:
* è vero che la caffeina viene bevuta diffusamente, ma nella sua “veste” abituale essa è automaticamente associata a possibili effetti cardiovascolari, mentre negli Energy Drink la stessa pericolosità può essere sottostimata;
* la miscela Energy Drink ed alcool si va diffondendo sempre di più;
* il problema di fondo resta la dispensazione dell’alcool tra i giovani.
Si chiede al Ministero della Salute di imporre che sia aggiunta sulle etichette degli Energy Drink una avvertenza che sconsigli l’uso in soggetti cardiopatici ed ipertesi e avverta sui rischi derivanti dall’associazione con alcool.
Un'iniziativa simile - sia pure non drastica e incisiva come quella adottata in Paesi che ne hanno vietato la distribuzione - è stata presa dalla Gran Bretagna che sconsiglia l'uso di Energy Drinks in dosi elevate, tra i minorenni o in associazione a superalcolici.
link http://www.sifweb.org/societa/avvisi/sif_energy_drinks.php
21 agosto 2008
Energy drink: una preoccupazione per i consumatori ed una proposta per il Ministero della Salute
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