29 agosto 2008

LE SIGARETTE CONTENGONO ANCHE SOSTANZE RADIOATTIVE



Le multinazionali del tabacco conoscevano i danni causati dal polonio 210, sostanza radioattiva molto pericolosa presente nelle sigarette, ma hanno taciuto. Il quotidiano britannico The Independent ha rivelato lo scandalo, che verrà pubblicato in uno studio delll'American Journal of Public Health , dove sono stati analizzati oltre 1.500 documenti interni delle company del fumo.
"Il polonio 210 nelle sigarette non è una novità - spiega Vincenzo Zagà, pneumologo bolognese e vice presidente della Società italiana di tabaccologia - noi a Bologna ce ne occupiamo dal 1995, e comunque diversi studi scientifici a riguardo sono stati pubblicati già a partire dagli anni Sessanta. Si tratta di una delle sostanze più pericolose e cancerogene contenute nelle sigarette: basti pensare - conclude - che fumare 20 sigarette al giorno per un anno equivale a sottoporsi a 300 radiografie". I ricercatori hanno dimostrato come le multinazionali erano a conoscenza da oltre 40 anni del pericolo radioattivo nascosto nel pacchetto di sigarette. Le industrie produttrici hanno tentato per decenni senza riuscirci di eliminare questa sostanza dai loro prodotti, ricorrendo anche alla modificazione genetica o studiando filtri per rimuovere il micidiale veleno. Alla fine hanno deciso di tenere nascosti i pericoli. Un silenzio rotto solo ora dai ricercatori guidati da Monique Muggli, della Mayo Clinic nel Minnesota. Il polonio 210 è presente sia sulle foglie del tabacco che all'interno della sua struttura chimica.
Fra i documenti interni di una multinazionale del tabacco ne è stato trovato uno di 30 anni fa che sottolinea come la pubblicazione di questo genere di ricerche, dal 1978, «avrebbe l'effetto di svegliare il "gigante che dorme"». Da qui la decisione di tacere, comune a tutti i colossi del tabacco, evitando che la questione venisse all'attenzione dell'opinione pubblica. Un portavoce della British American Tobacco replica che «non è noto quale componente delle sigarette causi il cancro« e fa presente che il polonio 210 si trova anche nei cibi».
Un gruppo di ricercatori statunitensi, propone di indicare sui pacchetti il livello di radiazioni a cui si espongono i fumatori.

Questa sostanza radioattiva, balzata tristemente alla ribalta col caso
Litvinenko (Londra 2006) è un pericoloso eccipiente delle sigarette.

La notizia giunge dalle pagine del quotidiano britannico The Independent, che rivela che si è arrivati a queste conclusioni tramite l’analisi di oltre 1.500 documenti interni delle company del fumo.

La cortina del silenzio si squarcia grazie ai ricercatori guidati da Monique Muggli, della Mayo Clinic nel Minnesota che rivelano che il polonio 210 non solo è presente sulle foglie del tabacco ma anche all’interno della sua struttura chimica. Pare infatti, che le industrie produttrici di sigarette abbiano tentato, invano, di eliminare questa sostenza dalle bionde ricorrendo anche alla modificazione genetica, riuscendo però a celare, con successo, le ricerche.

Le multinazionali si difendono affermando non si sa ancora con certezza quale sia il componente che causa del cancro

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