22 settembre 2006

Made in Danimarca la felicità


Uno studio condotto in 178 paesi da Adrian White, uno scienziato britannico dell'università di Leicester, ha assegnato ai concittadini di Amleto la palma di popolo più felice del mondo davanti a svizzeri, austriaci, islandesi, abitanti delle Bahamas e poi finlandesi e svedesi. Gli italiani sono al cinquantesimo posto, ampiamente preceduti da americani (23) e tedeschi (35), ma davanti a francesi (62) e giapponesi (90).

Lo studio ha risultati molto diversi da quello analogo pubblicato recentemente della londinese «New Economics Foundation», secondo il quale i più felici al mondo sarebbero gli abitanti del minuscolo Stato del Pacifico di Vaunatu, che adesso si ritrovano invece solo al 24.mo posto. La discrepanza è dovuta al fatto che gli studiosi londinesi avevano inserito nelle loro valutazioni, oltre a parametri come l'aspettativa di vita e la sensazione soggettiva di felicità, anche l'uso delle risorse naturali e questo aveva penalizzato le nazioni più industrializzate come la Danimarca, che era solo al 99.mo posto.

Per il nuovo studio, invece, tra i dati fondamentali per essere felici figurano un'ottima assistenza sanitaria, il benessere economico e l'istruzione. «Questo studio ha spazzato via l'idea che il capitalismo getti la gente nell'infelicità», ha dichiarato il professor White, secondo il quale ciò che conta è che funzioni bene. Nel commentare il primato raggiunto dalla Danimarca nella classifica dei paesi più felici, l'ambasciatore danese a Londra Svend Olling ha spiegato che «per la sensazione di felicità dei danesi è sicuramente importante il fatto che ci esistono differenze minime tra ricchi e poveri».

A contendere ai paesi africani le posizione di coda della classifica dove la gente è più infelice, come il Burundi (178), lo Zimbabwe (177) ed il Congo (176), figurano i più poveri paesi dell'est europeo, come la Moldova (175), l'Ucraina (174), l'Armenia (172) e la Georgia (169).
fonte corriere.it

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