Uno studio condotto in 178 paesi da Adrian White, uno scienziato britannico dell'università di Leicester, ha assegnato ai concittadini di Amleto la palma di popolo più felice del mondo davanti a svizzeri, austriaci, islandesi, abitanti delle Bahamas e poi finlandesi e svedesi. Gli italiani sono al cinquantesimo posto, ampiamente preceduti da americani (23) e tedeschi (35), ma davanti a francesi (62) e giapponesi (90).
Lo studio ha risultati molto diversi da quello analogo pubblicato recentemente della londinese «New Economics Foundation», secondo il quale i più felici al mondo sarebbero gli abitanti del minuscolo Stato del Pacifico di Vaunatu, che adesso si ritrovano invece solo al 24.mo posto. La discrepanza è dovuta al fatto che gli studiosi londinesi avevano inserito nelle loro valutazioni, oltre a parametri come l'aspettativa di vita e la sensazione soggettiva di felicità, anche l'uso delle risorse naturali e questo aveva penalizzato le nazioni più industrializzate come la Danimarca, che era solo al 99.mo posto.
Per il nuovo studio, invece, tra i dati fondamentali per essere felici figurano un'ottima assistenza sanitaria, il benessere economico e l'istruzione. «Questo studio ha spazzato via l'idea che il capitalismo getti la gente nell'infelicità», ha dichiarato il professor White, secondo il quale ciò che conta è che funzioni bene. Nel commentare il primato raggiunto dalla Danimarca nella classifica dei paesi più felici, l'ambasciatore danese a Londra Svend Olling ha spiegato che «per la sensazione di felicità dei danesi è sicuramente importante il fatto che ci esistono differenze minime tra ricchi e poveri».
A contendere ai paesi africani le posizione di coda della classifica dove la gente è più infelice, come il Burundi (178), lo Zimbabwe (177) ed il Congo (176), figurano i più poveri paesi dell'est europeo, come la Moldova (175), l'Ucraina (174), l'Armenia (172) e la Georgia (169).
fonte corriere.it
22 settembre 2006
Made in Danimarca la felicità
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