06 maggio 2008

In calo il desiderio Sessuale: Perchè?


Ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola.E, anche le isole.

Il calo del desiderio, soprattutto maschile, è triplicato negli ultimi 10 anni. Ad evidenziarlo i sessuologi, ginecologi e andrologici che a Roma hanno anticipato alcune delle novità più significative che verranno presentate nel corso del 9° Congresso della Federazione Europea di Sessuologia sotto la presidenza di Chiara Simonelli, sessuologa dell’Università “La Sapienza” di Roma e vice presidente della Federazione.
“Noi ginecologici – ha sottolineato il prof. Salvo Caruso, Presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica e professore di Ginecologia all’Università di Catania – vediamo sempre più italiani con un calo del desiderio e quello che sorprende è che sono le coppie giovani ad avere meno voglia di fare l’amore. Lo confessa lei al ginecologo. La situazione è in crescendo nelle regioni del Nord rispetto al Sud ma questo perché c’è una maggiore apertura aa confessare quello che una volta era inconfessabile.
La donna di oggi – ha proseguito - ha “sdoganato” la sessualità e si rende conto che non c’è da vergognarsi a raccontarla. E’ in grado di fare confronti, addirittura si sente in diritto di farli. E quando il confronto è per lei deludente, non si rassegna. Alla fine si sfoga con il ginecologo e davanti a questo calo del desiderio che sembra essere irrisolvibile chiede la “pillola dell’amore”. Oggi un 30% delle donne insoddisfatte del rapporto chiede la “pillola dell’amore” per il proprio partner. E così questa pillola, assunta un tempo dall’uomo nel silenzio e nella clandestinità, adesso è assunta con il consenso della partner, anzi con il suo invito”.
Ma le sorprese non finiscono qui: gli esperti hanno infatti rilevato come 40 coppie italiane su 100 non facciano l'amore, o lo facciano molto poco. E sono soprattutto gli uomini a ritrarsi, declinando al maschile l'abusato pretesto del mal di testa, per poi magari rifugiarsi tra le braccia di una prostituta o, meglio ancora, di una donna virtuale su internet. Sono sempre in voga nelle coppie italiane le vecchie 'perversioni', filmini e travestimenti, ma crescono infatti anche quelle legate alle nuove tecnologie.
“Nei giovani uomini italiani siamo alle soglie dell'anoressia sessuale – ha affermato il prof. Giorgio Franco – Andrologo, Professore associato Dip. Di Urologia Università La Sapienza di Roma - - C'è un notevole calo del desiderio nel giovane, superiore a quello che vedevamo e vediamo nel maschio adulto. A questo calo del desiderio si unisce l'eiaculazione precoce che colpisce quattro milioni di italiani.
I giovani italiani a partire dall'adolescenza sono soggetti emancipati e informatissimi sul sesso. Quando questi giovani si trovano fra i 25 e i 35 anni a fare i conti con i problemi dell'adulto e vivono i rapporti intimi in una relazione affettiva duratura non sanno gestire la sessualità giorno dopo giorno. Non sapendo gestire la propria sessualità cercano un porto sicuro e lo trovano nella fantasia, finendo tra le braccia di quella che potremmo definire l'amante del nuovo millennio e cioè la donna virtuale incontrata su internet. C'è anche un termine che definisce questa situazione: cybersexual addiction dove vengono sintetizzate due dipendenze, una sessuale e una tecnologica”.
Inoltre è in aumento la 'Sindrome di Amsterdam', cioè la tendenza degli uomini a mettere su Youtube filmati contenenti le proprie partner. “Grazie a un semplice telefonino si filma la propria donna in atteggiamenti spinti e la si mette su Youtube - ha spiegato la Simonelli - dove tutti la possono vedere ma nessuno la può toccare”.
Nel corso del Congresso verrà inoltre presentato una indagine realizzata prendendo in esame le cartelle cliniche di 402 pazienti, uomini e donne tra i 17 e i 70 anni, che si sono presentati all’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma chiedendo consigli su come superare le loro difficoltà sessuali (63% di uomini e 71% di donne che vivevano in coppia). Dall’indagine è emerso come gli uomini, sia single che con una partner stabile, lamentano in primo luogo un problema: la disfunzione erettile (rispettivamente 28,7% e 37,7%), segue l’eiaculazione precoce (13,8% e 22,5%). Nei single (17%) rispetto a quelli che vivono una relazione stabile (5,1%) il problema assillante è quello dei problemi psicologici. Al contrario gli uomini in coppia (14,5%) lamentano molto più dei single (5,3%) il calo del desiderio.
Per quanto riguarda le donne, quelle che vivono una relazione stabile hanno problemi a letto soprattutto a causa di vaginismo e mancanza di orgasmo (22,7% e 12,5%) e in secondo luogo per problemi psicologici (12,5%). Al contrario, le donne single hanno soprattutto problemi di relazione e psicologici (35,7%) e solo in minima parte si lamentano per difficoltà di carattere sessuale (5,4% vaginismo e 3,6% mancanza di orgasmo).
fonte:italiasalute.it

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