09 giugno 2008

I cibi si, i cibi no


È ricca di burro, carboidrati (pane e pasta), grassi animali e zuccheri raffinati la dieta nemica del seno. «Tutti alimenti che fanno salire l’indice glicemico e che sono ormai collegati a un aumento del rischio di tumore». Lo spiega Daniela Terribile, chirurgo senologo del Policlinico Gemelli di Roma. «È noto che le asiatiche sono meno colpite dal cancro al seno. Ma quando si trasferiscono nei Paesi occidentali - prosegue la specialista - la situazione cambia e un ruolo chiave lo hanno le abitudini alimentari». In generale, secondo l’esperta, «il menù amico del cuore si rivela alleato anche del seno. Gli alimenti da limitare sono gli stessi potenzialmente dannosi per la salute cardiovascolare». Ma l’esperta suggerisce alle donne di tutte le età di seguire uno stile di vita attivo: «Concedersi delle pause all’aria aperta e fare esercizio con regolarità è utile contro lo stress, ma anche per la salute del seno». Infine, occhio all’alimentazione all’americana a base di hamburger e patatine fritte, che ha conquistato le giovani generazioni del Belpaese. «Gli effetti sulla salute, anche quella del seno, rischiano di farsi sentire nei prossimi 10 anni», ammonisce.


Più litigiosi quando si è a stomaco vuoto
Assemblee di condominio e riunioni di lavoro a rischio liti e scontri, specie se questi appuntamenti sono fissati prima di pranzo o cena. Sembra, infatti, che essere a stomaco vuoto renda facilmente alcune persone più aggressive o combattive. E che, se poi prendono fuoco per un nonnulla, la colpa sia dell’ormone del benessere: la celeberrima serotonina. Lo rivela uno studio pubblicato su «Science» dai ricercatori britannici dell’Università di Cambridge. L’aminoacido essenziale al nostro organismo per produrre l’ormone del benessere, infatti, può essere ottenuto solo dal cibo, ricordano gli studiosi. Dunque i livelli di serotonina calano naturalmente quando non mangiamo, un meccanismo che ha permesso agli scienziati di scoprire il ruolo chiave di questo neurotrasmettitore nel regolare l’aggressività nei rapporti sociali.


«Con le sigarette light rischio di tumore più aggressivo»
Chi pensa che fumare sigarette «light» sia un vantaggio rispetto al rischio di ammalarsi di tumore sbaglia di grosso. Anzi, il boom negli ultimi anni di sigarette leggere e con filtro ha portato a un cambiamento nella tipologia del tumore ai polmoni: chi fuma le light tende ad aspirare più in profondità, andando a interessare una zona più profonda, a livello alveolare, dove le cellule reagiscono in modo diverso, dando vita agli ademocarcinomi non squamosi, ben più aggressivi e con metastasi più frequenti rispetto ai tumori squamosi. È l’allarme lanciato dal prof. Cesare Gridelli, direttore della divisione di Oncologia Medica all’Ospedale Moscati di Avellino.
fonte: la stampa.it

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