Correre? Macchè. Per dimagrire è più utile camminare. Alla velocità del ritmo da passeggiata, stabilita in 4 km. all’ora, il 40% delle calorie bruciate deriva dai grassi. Se la velocità aumenta e si procede a 6 km. all’ora, il consumo dei grassi si ferma al 20 % e le altre calorie l’organismo le va a prendere altrove: nei carboidrati. E ‘ una realtà strettamente fisiologica: in un’attività costante, l’intensità dell’esercizio è inversamente proporzionale alla quantità di grassi consumata. Questa è la novità interessante: minore è lo sforzo, maggiore è in percentuale la quota di grassi ossidata, vale a dire eliminata dal corpo. Quindi camminate, non correte! Non si tratta dei canonici quattro passi, ma di qualcuno in più: diecimila. Non è il caso di scoraggiarsi, non vanno per forza fatti tutti in una volta: ci impieghereste 60-80 minuti per un totale di circa 7 km. Va benissimo frammentarli anche nell’arco della giornata. Così potete mettere nel conto i passi percorsi per andare e tornare dall’ufficio, per fare la spesa, per recarvi dal giornalaio, per portare a spasso il cane e così via. E i nostri diecimila passi riservano anche una bella sorpresa: non innescano l’appetito e quindi non inducono a recuperare immediatamente quanto si è appena bruciato. Infatti, camminare è un esercizio muscolare moderato e perciò non porta ad esaurimento delle scorte di glucosio, il principale carburante per uso immediato, con la stessa rapidità che è propria di un’attività intensa come la corsa. Così lo stimolo dell’appetito resta modesto o addirittura non si manifesta. Altra cosa importante: le passeggiate garantiscono il mantenimento del peso forma, ma se non associate ad altro, non la perdita di chili. Per dimagrire occorre sempre la solita triade: alimentazione con apporto calorico inferiore a quanto si spende nella giornata, movimento, cioè i nostri diecimila passi, e possibilmente un’attività motoria intensa, che mette al sicuro anche l’apparato cardiocircolatorio (consente la diminuzione dei valori di pressione, colesterolo e glicemia). Nessuna delle 3 componenti, da sola, è sufficiente a far calare la pancetta. Ma camminare aiuta.
La passeggiata è consigliata anche per le persone obese, alle quali non si può chiedere di affrontare un’attività motoria pesante, perché sarebbe per loro molto rischioso sia per le ossa sia per il cuore. Per gli obesi , anche il semplice camminare rappresenta un esercizio arduo: ecco che, allora la passeggiata a ritmo moderato, ma per un tempo relativamente lungo, costituisce la giusta via per affrontare un percorso di dimagrimento e non perdere i risultati via via acquisiti.
A cura di Mariagnese Torrisi
02 settembre 2008
Chi cammina brucia più grassi di chi corre
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