22 luglio 2006

Mais in bottiglia... da bere


La caratteristica rivoluzionaria di questa bottiglia è che una volta gettata nella spazzatura per alimenti, si decompone in 12 settimane, cioè un milione di volte più velocemente della plastica tradizionale.

La bottiglia biodegradabile costituisce una risposta alle sfide lanciate dal Global Compact, l’iniziativa delle Nazioni Unite lanciata nel 1999 per un'economia globale più inclusiva e più sostenibile.

La plastica fatta di mais offre “un enorme potenziale per aiutare il pianeta”, ha dichiarato Mai Simonsen, uno dei soci fondatori della Belu. “Grazie a questa bottiglia, si potrà ridurre drasticamente la quantità di rifiuti che finisce nelle discariche e consentire a tutti di proteggere l’ambiente in una maniera molto semplice”.

La bottiglia, in vendita da pochi giorni nei supermercati del Regno Unito, contiene acqua minerale proveniente da fonti locali in modo da ridurre ulteriormente l’impatto ambientale legato al trasporto. E non è tutto. I proventi della vendita saranno destinati al finanziamento di progetti di beneficenza in India o Africa, realizzati attraverso l’organizzazione internazionale WaterAid. Sarà KPMG a vigilare sull’attività sociale di Belu.

Anche in Italia ci sono aziende impegnate nella produzione di oggetti biodegradabili, come i prodotti usa e getta di largo consumo (posate, bicchieri, piatti, ecc.) dell’azienda cagliaritana QuiBio, i giocattoli ecologici HappyMais e, ancora, visto che l’estate si avvicina, l’ECO BIKINI “Legami”, il primo costume da bagno in film biopolimerico e biodegradabile al 100%, creato da Igam Ussaro e in vendita nei negozi Mina.

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